Da oggi in Italia c’è una nuova piattaforma social, lanciata un paio di mesi fa da Meta come alternativa a Twitter. Si chiama Threads e fin dal suo esordio ha battuto il record di iscritti in meno di cinque giorni: oltre 100 milioni di utenti hanno scelto di sposare il nuovo social network di Mark Zuckerberg, più di quanti non avesse fatto ChatGPT.

Da oggi in Italia c’è una nuova piattaforma social, lanciata un paio di mesi fa da Meta come alternativa a Twitter. Si chiama Threads e fin dal suo esordio ha battuto il record di iscritti in meno di cinque giorni: oltre 100 milioni di utenti hanno scelto di sposare il nuovo social network di Mark Zuckerberg, più di quanti non avesse fatto ChatGPT.

Threads è un social network sviluppato da Meta che si pone come prima alternativa a Twitter. Di fatto, è un’app di messaggistica che si basa sulle conversazioni testuali di Instagram. Permette ai suoi utenti di organizzare le conversazioni in maniera più strutturata, dando loro inoltre la possibilità di condividere dei contenuti su determinati temi.

Se si vuole semplificare, si può dire che Threads è la versione Meta di Twitter. Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha definito il nuovo social come “una sorta di Instagram in cui le immagini vengono sostituite dalle parole”

Perché bisognerebbe provare Threads? Quali sono i suoi vantaggi rispetto alle altre piattaforme social? Il vantaggio più importante del nuovo social network di Mark Zuckerberg è consentire agli utenti di organizzare i propri pensieri in maniera più coerente ordinata, di conseguenza anche la condivisione dei contenuti su determinati argomenti diventa più semplice.

Se lo si paragona con Twitter, Threads offre un’esperienza di conversazione più personale e interattiva, grazie alla condivisione di immagini e messaggi di testo. Sempre rispetto a Twitter, l’app di Meta permette agli utenti di discutere su specifici temi in maniera molto più approfondita, grazie alla possibilità data a ciascuna persona di creare uno o più threads (letteralmente “filoni”).

A questo proposito, sono interessanti anche le parole pronunciate da Zuckerberg dopo l’inaspettato successo della piattaforma: “È importante offrire ai nostri utenti un’esperienza social che sia focalizzata sulla creazione di conversazioni importanti e personali”, ha detto il numero uno di Meta.

La stretta connessione con Instagram offre poi altri vantaggi. Il primo è la creazione di uno spazio creativo per esprimere le proprie idee su un determinato argomento.

È poi possibile connettersi con le persone seguite su Instagram, oltre che con amici e creator insieme ai quali si condividono degli interessi comuni. Tutto questo in totale sicurezza, dato che viene messa a disposizione la suite Meta di controlli di sicurezza.

Un altro vantaggio è dato dalla compatibilità con Activity Pub, il protocollo aperto stabilito dal W3C (World Wide Web Consortium). In breve, ciò significa che Threads sarà interoperabile con le altre app che aderiscono allo stesso protocollo, tra cui figurano WordPress, Mastodon e a breve anche Tumblr). Si avrà dunque l’opportunità di interagire con gli utenti su Threads senza disporre di un account sulla nuova piattaforma social.

COME FUNZIONA?

Con Threads è possibile usare fino a 500 caratteri per post. Ogni post può includere testo, immagini, link e video della durata massima di 5 minuti. Inoltre il nuovo social network offre l’opportunità di condividere un post pubblicato su Threads in una storia di Instagram.

Sono poi presenti strumenti che offrono a ciascun utente una maggiore personalizzazione dei contenuti visualizzati. Ad esempio si possono aggiungere delle parole nascoste per filtrare le risposte ai propri post contenenti specifiche parole. Oppure si ha la possibilità di non seguire più un profilo, bloccarlo o segnalarlo.

Riguardo a quest’ultimo punto, sottolineiamo che se si bloccano degli utenti su Instagram in automatico vengono bloccati anche su Threads. Non a caso, i due social network seguono le stesse linee guida.

Conclusioni

threads app meta

Threads si propone come app alternativa a Twitter. Inoltre va ad aggiungersi alle altre app di messaggistica istantanea e social di Meta, tra cui Facebook, Messenger, WhatsApp e Instagram.

Le difficoltà incontrate da Twitter nell’ultimo periodo fanno credere che Threads possa realmente prendere il posto della piattaforma di microblogging di proprietà di Elon Musk. O quantomeno che riesca a farle una reale concorrenza.

I primi record di download e numero di iscritti lasciano un po’ il tempo che trovano, ma testimoniano comunque il successo dell’app. E chi pensa che Threads possa seguire una parabola simile a quella di Mastodon con ogni probabilità è fuori strada.

Il motivo? Instagram. O meglio lo stretto legame tra Threads e Instagram. Un dato su tutti? Chi si iscrive al nuovo social e poi cambia idea, se vuole cancellare l’account deve anche eliminare quello di Instagram. No, probabilmente non lo farà.

Ma non è solo questo a far pensare che Threads possa avere successo. L’idea che sta alla base del social network è convincente. Meglio ancora: piace.

Piace ai giovani, gli stessi che popolano Instagram e che ora si aprono a Threads. Ma piace anche a chi ha qualche anno in più, vedendo in Threads un luogo dove scambiare idee e opinioni con altre persone.

Come si dice spesso in questi casi, il tempo sarà galantuomo. Una cosa però è certa: da oggi c’è un nuovo social in più. Un social molto simile a Twitter, non tanto a quello di oggi ma a quello di qualche anno fa.

Articoli Correlati